Le bevande alcoliche hanno una potenziale attività protettiva o tossica in base alla quantità e alle modalità di ingestione.
Per poter definire i concetti di uso ed abuso dell’alcol, va menzionata l’unità di misura cui si fa riferimento.
Si parla, in particolare, di drink riferendosi ai seguenti standard:
- 180 ml di vino;
- 360 ml di birra;
- 45 ml di superalcolico.
A questo punto possiamo definire le seguenti categorie:
- Bevitore moderato: massimo 2 drink/die per gli uomini; massimo 1 drink/die per le donne
- Bevitore a rischio: 14 drink/settimana o 4 drink/occasione per gli uomini; >7 drink/settimana o 3 drink/occasione per le donne.
Il metabolismo dell’alcol si svolge principalmente a livello epatico, perciò i forti bevitori incorrono in un incremento del rischio di sviluppare epatopatie, fra le quali la cirrosi epatica rappresenta la principale malattia associata all’abuso.
Tuttavia, se consumato nelle dosi consigliate, l’alcol riduce la possibilità di sviluppare malattie cardiovascolari.
Rispetto alle altre bevande alcoliche, il vino rosso presenta benefici considerevoli e associati alla presenza di polifenoli e, in particolare, del resveratrolo. Quest’ultimo è un potente antiossidante ha un ruolo nella:
- prevenzione tumorale,
- protezione del sistema cardiovascolare,
- prevenzione del diabete
- nella protezione della pelle dalle radiazioni UV.